Vecchio Trombone

Commenti da bar nella blogosfera

lunedì, settembre 11, 2006

Il mondo non sarà più lo stesso

Nello stesso giorno in cui Schumacher annuncia il ritiro dalla F.1, apprendiamo della morte del Re di Tonga.





















Taufa’ahau Tupou IV aveva 88 anni, pesava 200 kg ed era famoso (o quantomeno lo era fra i monarchici incalliti e i lettori di Gente) per essere il sovrano più pesante del mondo, documentato dal Guinness.

Superato lo smarrimento iniziale legato al capire *che cos'è* Tonga e - in seconda battuta - dove *sia* questo posto, la prima cosa che riesco a farmi venire in mente è che essere sovrappeso non è necessariamente così dannoso per la salute.

Incuriosito, mi ha punto vaghezza di saperne di più (se interessano informazioni http://en.wikipedia.org/wiki/Tonga), e ho potuto apprendere che al di là dell'essere un amante della buona cucina (e non ci voleva un genio...), era il monarca assoluto di un paradiso tropicale, poteva imporre al suo popolo di mettersi a dieta per lui e aveva un buffone di corte.

Non che al re mancasse la giusta dose di problemi; alcuni anni fa c'è stata addirittura una sommossa popolare durante la quale 50 manifestanti armati di betoniere (?) hanno rivendicato il diritto a non baciargli più i piedi, oltre a quisquilie come aumenti di stipendio fino all'80% per i dipendenti pubblici - no dico, ve li immaginate i ministri Damiano e Bersani...?





















Insomma, tongani, ancora non peso 200 chili, ma se state cercando un successore, sono qui. Ho sempre voluto un buffone di corte.

VT

venerdì, settembre 08, 2006

Sono intollerante

L'intolleranza fa parte della natura umana. Non combattiamola, indirizziamola semplicemente nella giusta direzione: quella dei proprietari del Cayenne Turbo che mi blocca il passo carraio e occupa più volume del camion dell'AMSA.













Tre tonnellate di ferro e sedili di pelle che lasciano impronte nel marciapiede smollato dal sole, spaventano il cane del vicino e fanno avvizzire il mio glicine con i gas di scarico; ma va a benzina o ad acido cloridirico?

Oltretutto chi è il genio del marketing che ha scelto di dare a un corpulento, incontinente pachiderma di metallo il nome di un ortaggio sottile e pepato? Non sarebbe stato più appropriato "Anguria"?














Rettifica: mi dice ora una collega molto trendy e cool watcher che il riferimento non è al peperoncino, ma al noto paradiso fiscale/ex carcere di massima sicurezza che - dice lei - "risuona positivamente con il target market dell'oggetto". Ora, non sono sicuro di avere capito bene che cosa significhi quella frase, ma resto dell'idea che - paradiso per paradiso - sarebbe stato più appropriato il nome "Lussemburgo", anche perché le dimensioni di questo mostro con le route alte come bambini sono paragonabili a quelle di un granducato...

Dice: saranno in tanti, in famiglia e avranno bisogno di un'auto grossa. No, hanno una bimbetta anoressica di 7 anni che pesa 14 kg e ha già chiesto alla mamma quando si può rifare le tette...

Un grosso cane... Macché uno Shi-tzu stronzetto che ha bisogno della scala per salire in macchina.

Che uno pensa che la fenomenologia del Cayenne sia legata alla solita mistica dell'estensione del pene.

OK, e per le donne? Invidia del pene? Oppure il colore si intona ai sandali di Manolo Blanick?

Ostentazione di plutocratica sicumera? Ok, ma perché proprio un oggetto così gonfio e pesante?

Desiderio di solidità? Sì forse...

Ecco, dev'essere così.

D'altro canto la somma logica del proprietario di Cayenne si risolve nella caritatevole affermazione: "se vado a sbattere contro qualcuno, si fa male l'altro", alla facciaccia della solidarietà umana.

Bene, caro il mio guidatore di SUV, se proprio devi andare a sbattere, posso solo augurarti di farlo contro un altro Cayenne...

lunedì, settembre 04, 2006

Guerriglia urbana verbale

Camminando, passi di fianco a un barbone avvolto di stracci e scatole di cartone; non riesci a capire se è vivo o morto, e ti accorgi che non ti importa.

Non è strano che i bollini per i parcheggi dei disabili siano spesso incollati al vetro di auto dai 50.000 euro in su? Evidentemente viviamo in un paese di miliardari dalla motorietà limitata.


La castrazione chimica come versione light della legge del taglione. Un approccio politicamente corretto alla vendetta sociale.


Un tempo poteva esserci dignità anche nell'essere poveri. Oggi è una colpa; presto diventerà un reato.


Chi rinuncia alla libertà in nome della sicurezza, non merità né l'una né l'altra - Benjamin Franklin.